Il primo sì all’autonomia differenziata giunto dall’aula del Senato è un «atto egoistico e incostituzionale» con i «parlamentari meridionali del centrodestra complici di un disastro irreparabile». Così, in una nota congiunta, i deputati pugliesi del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra e Ubaldo Pagano.
«Al Senato – si legge nella nota – è andato in scena il primo atto della farsa chiamata ‘Autonomia Differenziata’. Con il contributo determinante di tantissimi parlamentari meridionali è stato approvato un provvedimento che spaccherà il Paese, promosso non a caso da uno dei fautori dei deliri secessionisti padani, Roberto Calderoli. Un atto ideologico, egoistico e clamorosamente incostituzionale, che nega il principio di sussidiarietà che sovrintende il rapporto lo Stato e le Regioni e cancella con un tratto di penna quello della solidarietà tra i territori. Un atto vile, profondamente razzista e inutile che rischia di aprire una ferita irreparabile nella storia della nostra Repubblica. E che parte da un assunto sbagliato: che la mancanza di competitività del Nord Italia si possa superare abbandonando il Mezzogiorno a se stesso. Di questa enorme e gravissima responsabilità Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia dovranno farsi carico negli anni avvenire. Quelli che fino a ieri si ergevano a unici veri patrioti, oggi svendono all’alleato leghista una parte del Paese per un patto politico-elettorale. E tutto questo – continuano i parlamentari del PD – avviene nel tombale silenzio di Raffaele Fitto, teoricamente Ministro per il Sud, complice di un disastro da cui non si potrà tornare indietro. Il Senatore Damiani, di Barletta, non ha nulla da dire? La Senatrice Fallucchi, di Foggia, non ha nulla da dire? Il Senatore Marti, di Lecce, non ha nulla da dire? Il Senatore Melchiorre e il Senatore Sisto, di Bari, non hanno nulla da dire? La Senatrice Nocco, di Santeramo, non ha nulla da dire? Il Senatore Zullo, di Cassano delle Murge, non ha nulla da dire?».
«Da parte nostra – sono le parole del senatore Francesco Boccia del PD – abbiamo sempre sostenuto che la Costituzione debba essere pienamente attuata, in tutti i suoi articoli, dal 114 al 120 inclusi. Concetti come sussidiarietà, differenziazione e meccanismi di solidarietà sono presenti nella nostra Carta, mentre l’autonomia differenziata non assicura garanzie sui diritti universali. Quello che il Senato ha approvato, e a cui noi ci siamo opposti, è un insieme di norme confuse e contraddittorie che promettono risultati irrealizzabili per alcuni territori, ottenuti a scapito delle zone più vulnerabili» «Ci siamo opposti in tutti i modi ad un provvedimento che non dispone di un centesimo per garantire quelle risorse necessarie a perequare le differenze territoriali che ci sono nel Paese. Per una autonomia seria serve stabilire i livelli essenziali delle prestazioni e garantire risorse per finanziare l’universalità dei diritti in tutti i territori. Con il Barattelum – conclude il capogruppo del PD al Senato – ci saranno territori e cittadini di serie A e di serie B. E noi lotteremo contro questo disegno: siamo disposti ad arrivare fino al referendum».